338 42 21 449
merliroberto@postaonline.net

Blog

Storie di Vittime sopravvissute

Giovanni Giacobbe racconta l’incidente che dal 2008 l’ha reso invalido al 70%toria dell’incidente
Era il 28 agosto del 2002, e stavo percorrendo la Strada Provinciale 20. In prossimità dell’aeroporto di Levaldigi, in direzione Torino, presso un incrocio già tristemente noto da molti anni per numerosi incidenti spesso mortali, mi scontrai con un autoarticolato che stava attraversando il crocevia.

Complice la scarsa visibilità dovuta alla mancanza di illuminazione pubblica, all’ora dell’incidente (circa le 21.30), ed alla conformazione dell’incrocio (le strade non si intersecavano in posizione perpendicolare compromettendone gravemente la visibilità), la conducente dell’autoarticolato non mi vide sopraggiungere nonostante avesse rispettato il segnale di stop che competeva alla strada dalla quale proveniva.

L’urto, particolarmente violento, costò diverse ore di lavoro ai Vigili del Fuoco per estrarmi dalle lamiere in stato di incoscienza.
In ospedale mi fu diagnosticato un Trauma Cranico in zona frontale, lo sfondamento dell’acetabolo dell’anca sinistra e la frattura dell’ulna del braccio sinistro.

Fui mantenuto in coma farmacologico per cinquanta giorni con tutte le problematiche connesse (compresa una polmonite), anche per mantenermi sedato nelle condizioni di dolore post-operatorio.

Dimesso nel mese di Ottobre dall’Ospedale S.Croce di Cuneo, venni accolto nella struttura riabilitativa di Caraglio, che finalmente decise di farmi varcare la porta di casa pochi giorni prima di Natale di quell’anno, il 22 Dicembre. I medici legali di Cuneo che si sono occupati del mio caso mi hanno riconosciuto un’invalidità di circa il 70%.